ROBERT HARRIS - POMPEI

giovedì 12 agosto 2010

Davvero coinvolgente, appassionante e ricostruito alla perfezione con citazioni storiche il terribile momento della catastrofe del 79 d. C.. Molto adatto come lettura estiva.

"Gli dèi ci stanno punendo!" Gli dèi capisci? Come se gliene potesse fregare qualcosa, agli dèi, di chi ci scopiamo o di come viviamo. Come se i terremoti non facessero parte della vita in Campania al pari delle sorgenti calde e della siccità estiva!

Forse Madre Natura ci punisce per la nostra avidità ed il nostro egoismo. La torturiamo in continuazione con il ferro e con il legno, con la pietra e il fuoco. La scaviamo, la scarichiamo in mare. Affondiamo nel suo corpo gli attrezzi dei minatori e le estraiamo le viscere: e per cosa poi? Solo per un gioiello che adornerà un dito prezioso. Avrà qualche ragione per tremare di rabbia ogni tanto?!

L'impulso naturale dell'uomo è quello di seguire e chi si dimostra più deciso dominerà sempre gli altri.

La meta di questo viaggio non può essere modificata, ciò che si può scegliere è il nostro modo di procedere: se cioè camminare a testa alta o lasciarsi trascinare piagnucolando nella polvere.

Gli uomini sbagliano a confondere la misurazione con la comprensione, e a porsi sempre al centro di tutto. Questa è la loro più grande presunzione. La terra diventa più calda: deve essere colpa nostra! La montagna ci distrugge: non ci siamo propiziati gli dèi! Piove troppo, piove troppo poco...E' una consolazione pensare che questi accadimenti possano essere in qualche modo in relazione con i nostri comportamenti. Ritenere cioè che se vivessimo un po' meglio, un po' più frugalmente, la nostra virtù sarebbe ricompensata. Ed eccola, invece, la natura che si scatena, imperscrutabile, inarrestabile, indifferente; e in quelle fiamme Plinio vide tutta la futilità della presunzione umana.

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