CAMBIO DIREZIONE

venerdì 13 gennaio 2012

Sono trascorsi 3 anni, ma mi sento libera anche da prima di quel giorno in cui ci siamo ritrovati di nuovo.
Avevo dei dubbi, perché è lecito e legittimo quando si sta per compiere un passo così importante, ma io sono sempre stata una che ha saputo assumersi le proprie responsabilità, perciò non posso che esserne felice.
Sono felice anche perché ho saputo che ha cambiato idea su qualcosa su cui avevo insistito tanto, e forse ero io diversa e meno sicura di come sono oggi per non aver capito. Però ciò che conta è imparare dalle esperienze ed io ho imparato davvero tanto ed ogni giorno ne vedo i risultati, perché sono orgogliosa di ciò che sono e di ciò che ho e che mi sono conquistata.
Forse le cose sarebbero andate diversamente, forse no, anzi sicuramente no, sono andate e basta, ma chissà come mai ci si chiede sempre, col senno di poi, come ci saremmo comportati in quell'occasione. Sono pensieri inutili e fine a se stessi, perché oggi sono felice come sto, con chi sto, dove sto...ma si può sempre cercare di migliorare.




Mi parli da vicino
E dici cose che so già
Ognuno è il suo destino
Il nostro ormai finisce qua
In valigie che verrai a prendere
Che ora l’importante è andarsene
Cambiare direzione
E farsi una ragione
che quello che non sei
Non diventerai
Fine della storia
E se non hai memoria
Ora sai non mi troverai
Cambio direzione

Con gli occhi di un bambino
Guardare non è facile
E a volte l’abbandono
Diventa insopportabile
Ed è sempre troppo grande per te
Che vedi solo cose piccole

4 commenti:

Atrox78 on 13 gennaio 2012 alle ore 10:54 ha detto...

MAI AVERE RIMPIANTI! :)

Hombre on 13 gennaio 2012 alle ore 10:57 ha detto...

altri universi, altri tempi e altri "me" s'interrogheranno su ciò che qui e ora non è.

ME on 13 gennaio 2012 alle ore 14:24 ha detto...

@ATROX
Io non ne ho, infatti ;)

@HOMBRE
"O tempora o mores" dicevano l'antichi ;)

giardigno65 on 13 gennaio 2012 alle ore 14:32 ha detto...

Direzioni
Certe direzioni sono modi
improvvisati di restare in equilibrio,
gesti istintivi comandati da un niente.
Per questo le traiettorie precise
sono cose da aeroplani, da stormi in migrazione
che capiscono il vento. Gli uomini onesti
non dicono io vado: cantano pianissimo
se una strada li porta, se una curva spalanca
un mare abbagliante.
Massimo Ghezzi

 

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