GIUSTA CAUSA

venerdì 27 aprile 2012

Ieri nella mia azienda hanno licenziato una persona per giusta causa.

Questa persona per oltre un anno si è assentata dal lavoro senza "addurre motivazioni plausibili", e spesso senza telefonare. Negli ultimi mesi si è assentata per malattia 4-5 giorni al mese e non si contano più i ritardi di entrata la mattina. Le sono state inviate varie lettere di richiamo per gli episodi più gravi.
L'ultima volta, qualche giorno fa, quando questa persona è stata chiamata perché non era presente al lavoro, alla domanda sul perché non avesse fatto nemmeno una telefonata ha risposto che non aveva soldi nel cellulare.

Questi i fatti, mentre per le aggravanti abbiamo che la moglie non lavora ed hanno 3 figli piccoli.

Allora, in questo clima dove sembra che i suicidi non siano mai avvenuti, dove siamo tutti bravi a puntare il dito contro le istituzioni che ci abbandonano, sul lavoro che non c'è, come la mettiamo?
E' un'eccezione? L'unico stupido l'ho incontrato io?
Mi sa di no.

Ci sono persone che per avere un figlio devono passare mille "esaminazioni" con vari assistenti sociali, dimostrare di poterlo mantenere, avere una stabilità economica ed emotiva, e invece I FIGLI SONO IN MANO AGLI IMBECILLI.

Ma questa è un'altra storia...

Ieri hanno licenziato un operaio nella mia azienda ed oggi... E' DI NUOVO QUI!
MA COME?
E le assenze ingiustificate?
E la serietà?
L'affidabilità?
Ed il rispetto per gli altri dipendenti che arrivano magari in anticipo e che sono gli ultimi ad andarsene o che semplicemente fanno il loro dovere?
Ma che razza di capo sei se ti comporti così?
CHE ESEMPIO DAI?
Che valore hanno le tue parole se poi i fatti le contraddicono?

SEI SENZA PALLE, questo dicono i fatti.
E non venitemi a parlare di gente che si suicida, andiamo a vedere come mai sono arrivati a quel punto!
Non venitemi a parlare di crisi, di diritti, della diligenza del "buon padre di famiglia": ecco chi sono i padri di famiglia: degli STUPIDI o degli SMIDOLLATI.

5 commenti:

Atrox78 on 27 aprile 2012 alle ore 11:25 ha detto...

Purtroppo alcune azioni non sono dettate dalla logica ma dall'empatia
(il capo) e dalla stupidità (il dipendente)

ME on 27 aprile 2012 alle ore 11:31 ha detto...

Il vero problema è porre dei limiti all'empatia, ma per la seconda non c'è rimedio :(

gattonero on 27 aprile 2012 alle ore 12:24 ha detto...

Sono stato capo-reparto per 15 anni; c'erano i cosiddetti lavativi, ma la più parte erano ottime persone. I primi e le altre erano tutti sposati con prole. Un sindacalista aveva dato questa definizione del mio ruolo: "I capi sono un male necessario".
In 15 anni ho "dovuto" fare un solo rapporto: un operaio, timbrata la cartolina, era sparito; lo avevo ritrovato nello spogliatoio, ubriaco e dormiente. E non era la prima volta. Dal rapporto erano scaturiti tre giorni di sospensione. I sindacalisti, più per spirito di corpo che per convinzione, avevano cercato di farmi modificare il rapporto, dicendo che "forse" mi ero sbagliato. Non l'ho fatto, e quei tre giorni non sono stati sufficienti a salvarlo da una china che pochi anni dopo l'ha portato alla tomba.
Era un mio amico d'infanzia, in ditta lo avevo fatto assumere io; quando si parla di assunzioni di amici degli amici, sono stato tra questi, e non sono pentito.

ME on 27 aprile 2012 alle ore 13:24 ha detto...

Davvero un episodio toccante, che dimostra la troppa accondiscendenza concessa a chi, invece, avrebbe bisogno di aiuto in questo caso, di una "svegliata" in altri casi.

Ma se non si punisce più nessuno, se tutti sono giustificabili in un modo o nell'altro: 1) allora la giustizia non esiste più, così come l'etica 2) chi te lo fa fare di essere onesto?

OrsaBIpolare on 27 aprile 2012 alle ore 17:54 ha detto...

Essere onesti non è una scelta bensì un modo di essere, io non potrei smettere di essere onesta solo perchè gli altri intorno si comportano da disonesti.
Per quanto riguarda la prima parte hai perfettamente ragione e condivido.
Ma riguardo i suicidi per disperazione da fallimento che non sanno più dove sbattere la testa e con figli a carico ci andrei molto più cauta nei giudizi.
Pensi che questi suicidi siano frutto di "mancanza di volontà"?
Ti consiglio di approfondire alcune loro storie e ti auguro di non trovarti mai nelle loro condizioni a volte senza via d'uscita, soprattutto se, come molti di loro, fai coincidere la dignità con l'avere un lavoro.
Per fortuna io non lo faccio e certamente ci sarebbero motivi molto più validi per suicidarsi...
Questo è il mio pensiero ma non tutti sono abbastanza forti per reggere la perdita di un lavoro.
Quello che sta accadendo non è certo una malattia contagiosa o che nasce per spirito di emulazione.

 

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