N.M.
SUDDITANZA 2
martedì 15 maggio 2012
Ne ho abbastanza di questa sudditanza nei confronti della chiesa cattolica.
LA FEDE NON E' UN VALORE, semmai il contrario!
E a proposito di valori: 500.000 EURI per un viaggio da Roma ad Arezzo quando c'è gente che non arriva a fine mese e la benzina costa quasi 2€ al litro!
CHE SCHIFO!
Lo stesso giorno a Roma c'è stata una manifestazione antiabortista patrocinata dal Comune!!! (http://www.uaar.it/news/2012/05/11/marcia-vita-roma-integralisti-anti-aborto-col-patrocinio-comune/)
E' ora di finirla con questi salamelecchi, perché uno che sta a pontificare di reagire alla crisi con quel "crocione" d'oro al collo a me fa VOMITARE!!!
E tutti i politici locali a piegare la testa non sono da meno, in fondo stanno tutti sulla nave del potere, ma come fa il popolo ancora a farsi prendere per i fondelli così?
LA FEDE NON E' UN VALORE, semmai il contrario!
E a proposito di valori: 500.000 EURI per un viaggio da Roma ad Arezzo quando c'è gente che non arriva a fine mese e la benzina costa quasi 2€ al litro!
CHE SCHIFO!
Lo stesso giorno a Roma c'è stata una manifestazione antiabortista patrocinata dal Comune!!! (http://www.uaar.it/news/2012/05/11/marcia-vita-roma-integralisti-anti-aborto-col-patrocinio-comune/)
E' ora di finirla con questi salamelecchi, perché uno che sta a pontificare di reagire alla crisi con quel "crocione" d'oro al collo a me fa VOMITARE!!!
E tutti i politici locali a piegare la testa non sono da meno, in fondo stanno tutti sulla nave del potere, ma come fa il popolo ancora a farsi prendere per i fondelli così?
SUDDITANZA 1
sabato 12 maggio 2012
Da: http://www.uaar.it/news/2012/05/12/domani-papa-arezzo-costi-della-visita-mobilitazione-laica/
Domani il Papa ad Arezzo: costi della visita e mobilitazione laica
L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) è l’unico gruppo di “laicisti” che tenta disperatamente di capire quanto costi ogni anno ai contribuenti la presenza sul territorio nazionale dell’unico stato teocratico di questa Terra: il Vaticano. L’impresa dell’UAAR è paragonabile alle mitiche fatiche di Sisifo sia perché i rivoli di danaro pubblico che vanno direttamente ad alimentare la gerarchia ecclesiale d’Oltretevere sono dispersi fra mille e mille Enti statali – dai Ministeri grandi e piccoli fino al più sperduto Comune d’Italia, sia perché, per fare i conti a modo, occorrerebbe considerare anche le infinite elargizioni che arrivano sotto forma di legalissima elusione fiscale all’immenso stuolo di Enti ecclesiastici cattolici presenti in Italia.
Quando poi i laicisti, grazie anche al contributo di molti, riescono finalmente con titanica fatica a portare un gigantesco problema di elusione – in un momento di gravissima crisi economica – sotto le luci della ribalta mediatica, c’è sempre un Governo tecnico che si presta a far riprecipitare a valle il masso enorme testè portato in cima al monte. Questo è, ad es., il caso dell’IMU per gli immobili degli Enti ecclesiastici ad uso “non esclusivamente” (!?!) commerciale, di cui si parlerà – forse – l’anno prossimo. Perché – ci dicono i Ministri tecnici – questo è un classico problema tecnicamente difficile da risolvere!
Alla stima di 6 miliardi di euro che l’UAAR reputa siano versati ogni anno dai contribuenti italiani alle varie casse di Vaticano e CEI (www.icostidellachiesa.it/), nel 2012 si può, con una buona dose di certezza, aggiungere i 500mila euro che costa ai contribuenti toscani – e italici – la visita del Papa in programma il 13 maggio prossimo nella diocesi Arezzo-Cortona-San Sepolcro, allorquando Benedetto XVI visiterà, fra altri, il santuario de la Verna.
500mila euro per andare da Roma a Arezzo e tornare! Non è uno scherzo quando si muove il Papa anche solo per un giorno. Il problema è che l’obolo viene versato da tutti noi, e non solo da coloro che credono che Benedetto XVI sia il Vicario di Cristo nell’Universo! (questa non è una frase a effetto: la giurisdizione canonica del Papa è veramente molto molto ampia).
120mila euro li mette la Regione Toscana, 90mila il Comune di Arezzo, la Provincia di Arezzo non lo ha ancora reso noto (ma ha comunicato come dovranno sventolare le bandiere vaticane), e il resto sono costi che deve sostenere il Governo Tecnico – quello i cui Ministri ci tengono molto a non far sapere che sono tutti cattolici praticanti in buoni rapporti con la finanza non solo Vaticana – che deve mettere a disposizione elicotteri dell’Aereonautica Militare per trasportare lo sciame di persone che accompagnano il Sommo Pontefice, un servizio di vigilanza pubblica e uno di vigilanza “segreta”, deve provvedere a gestire il traffico, l’ordine pubblico,“l’emergenza” sanitaria etc.
Quando il Comitato Laico “13 Maggio” (www.informarezzo.com/permalink/12079.html) ha iniziato a martellare con email e articoli sui giornali i rappresentanti delle istituzioni locali per sapere il motivo per cui soldi pubblici – cioè di tutti – venissero spesi per una manifestazione di parte – quella cattolica, il refrain delle risposte è stato sempre lo stesso.
Infatti, la nostra Regione, notoriamente retta dall’ex-PCI Enrico Rossi, ha invitato a guardare il lato positivo della faccenda: «Si tratta di un evento che sarà seguito da tutti i media e che porterà all’attenzione del mondo alcune delle località più suggestive e ricche d’arte della Toscana. Con le conseguenze economiche che ne potranno derivare». E il Sindaco di Arezzo, l’ex-DC Giuseppe Fanfani, ha proseguito sullo stesso mantra affermando che, “considerando anche gli effetti collateralidi questo grande evento spirituale, ritengo che nessuno possa sottovalutare la positività di far conoscere la nostra città al mondo attraverso la diretta televisiva”.
Queste risposte, se ci riflettiamo un attimo, sono stupende! Perché dimostrano che ai nostri amministratori di centro-sinistra, sia agli ex-DC che agli ex-PCI, in fondo della religione cattolica interessa principalmente il lato business. Quello legato, in questo caso, al cosiddetto turismo religioso. Il business val bene una Messa!
Tralasciamo per un attimo il fatto che questo presunto ritorno economico gli italiani lo pagano carissimo in termini di diritti civili negati, di gravi ritardi negli sviluppi culturali scientifici e tecnologici – si pensi ad es. a De Mattei alla Vicepresidenza del CNR, di politica nazionale sempre smaccatamente clericale, etc. Una domanda che viene da porre ai nostri amministratori toscani è: ma siete proprio certi che il turismo religioso cattolico porti vantaggi economici atti a ripagare adeguatamente tutta la comunità toscana degli enormi investimenti che deve obtorto collo sostenere? E ancora: non sarebbe molto più saggio investire direttamente in pubblicità a 360 gradi e in forme di incentivo al turismo per la nostra bella Toscana, anziché puntare indirettamente sui turisti cattolici?
Queste domande nascono spontaneamente, anche perché la Chiesa Cattolica gioca sempre, quando può, in proprio. Ad es. eludendo le tasse! E’ questo il classico caso della tassazione degli alberghi – pardon delle “Case per i Pellegrini” – che tutti conoscono, compresi i nostri Ministri Tecnici, la UE, le associazioni degli albergatori, gli amministratori locali, etc. Quando viene ristrutturato un convento, ad es. perché le vocazioni sono ridotte al lumicino, allora alcuni locali sono lasciati a bella posta ad uso non commerciale, così da poter accatastare l’intero edificio “ad uso non esclusivamente commerciale”, come prescriveva fino a pochi giorni fa la legge Bersani-Visco affinchè fosse possibile evitare (eludere) il pagamento dell’ICI.
Questo naturalmente è quello che succedeva anche fino all’altro ieri nel Santuario de La Verna, quello che visiterà il Papa il 13 Maggio, così come succedeva a novembre a Firenze, e come succede in molti altri luoghi turistici della Toscana.
In conclusione, chi esce benissimo da questa vicenda è il Sindaco di Firenze: la sua città non sembra tiri fuori neanche un quattrino, ma misteriosamente, da programma, si incontra con il Papa alle 17.00 non si capisce bene a quale titolo. Lo segnaliamo alla Regione Toscana, che sappiamo essere spesso in sintonia con il Sindaco del capoluogo. Ironia della sorte: la Regione paga prendendosi le rampogne dell’elettorato laico e il rottamatore Renzi si fa pubblicità gratis benedetto da Benedetto XVI!
Più seriamente: i giovani del Comitato 13 Maggio ci lasciano qualche speranza per una futura Toscana laica. Anzi laicista! Partecipiamo se possiamo alla manifestazione del 13 ad Arezzo.
Giovanni Mainetto, circolo UAAR di Pisa
CAGNA RABBIOSA
mercoledì 9 maggio 2012
Ho iniziato a ridere di tutto quello che mi stava dicendo, la invogliavo a continuare, e...lei continuava!
AHAHAHAHAH
Giusto per informazione dal NUOVO CODICE DELLA STRADA:
Art. 143.
Posizione dei veicoli sulla carreggiata
Posizione dei veicoli sulla carreggiata
1. I veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libera.
2. I veicoli sprovvisti di motore e gli animali devono essere tenuti il più vicino possibile al margine destro della carreggiata.
3. La disposizione del comma 2 si applica anche agli altri veicoli quando si incrociano ovvero percorrono una curva o un raccordo convesso, a meno che circolino su strade a due carreggiate separate o su una carreggiata ad almeno due corsie per ogni senso di marcia o su una carreggiata a senso unico di circolazione.
4. Quando una strada è divisa in due carreggiate separate, si deve percorrere quella di destra; quando è divisa in tre carreggiate separate, si deve percorrere quella di destra o quella centrale, salvo diversa segnalazione.
5. Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso. (1)
7. All'interno dei centri abitati, salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia libera più a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso.
(1) Il comma: “6. Sulle strade di tipo A) e B) di cui all'art. 2, comma 2, a tre o più corsie per senso di marcia, la corsia di destra è riservata ai veicoli lenti.” è stato soppresso dal D. L.vo 15 gennaio 2002, n. 9
Iscriviti a:
Post (Atom)