MARGARET MAZZANTINI - VENUTO AL MONDO

giovedì 11 febbraio 2010

Un libro che ho letto in tanto tempo, perché pesante come argomento e come modo di scrivere, anche se scritto molto bene. Forse ho faticato a leggerlo perché mi ha ricordato episodi della mia vita, sensazioni che avevo dimenticato, ma alla fine ho letto le ultime pagine velocemente, con le lacrime agli occhi, con un nodo in gola che è rimasto per un po'. E' bellissimo quando un libro mi fa commuovere fino alle lacrime.

Spesso non ci accorgiamo di quello che abbiamo, non siamo grati alla vita.

Gli uomini sono più soli delle donne, comunque vada.

Piangere insieme, per una coppia, è un minuscolo, emblematico accadimento...è il respiro dell'altro che crepa nella tua gola.

Io non ti voglio bene, stronza. Io ti amo.

Le persone si ammalano se non seguono la loro strada.

Puoi fotografare semplicemente la realtà o puoi cercare.

La vita è come l'acqua, scompare, affonda e poi riaffiora dove può, dove deve.

Le scemenze ci commuovono sempre un po'.

Si fa sempre una bella figura a parlare di politica internazionale, non si dice niente di utile per il mondo e niente di vero su se stessi.

Tanto la verità è troppo evidente, troppo stupida, e tutti vogliono sentirsi intelligenti.

Io non ho partorito. Non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta, ci si racconta altre verità. Si convive con se stessi, con la nostalgia della vita, come i vecchi.

Per me la più bella parola del mondo è: grazie.

 

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