AMORE CRIMINALE

mercoledì 25 agosto 2010

Ucciso e gettato nel pozzo dai due amanti diabolici

VERCELLI - Che Angelo Guglielmo Niemen, detto Mino il mago delle luci, avesse fatto una brutta fine i carabinieri lo sospettavano da tempo. Per l' esattezza già da metà maggio quando l' uomo, 47 anni, erede di una famosa famiglia di burattinai e giostrai, sposato e padre di un figlio di vent' anni, era scomparso all' improvviso senza più far ritorno nella roulotte parcheggiata accanto al grande deposito di luci e fili a San Giacomo Vercellese. Ad attirare l' attenzione del maresciallo di Arborio, il paese vicino, erano state le voci sempre più insistenti di un nuovo amore della moglie del mago delle luci, Giovanna Rossi che per denunciare la scomparsa del marito aveva aspettato il 22 luglio. Così i carabinieri non avevano più perso di vista la donna. In un paese di poche anime come San Giacomo non c' era voluto molto a scoprire il nuovo amore di Giovanna Rossi in Francesco Boselli, 47 anni anche lui, sposato e padre di due ragazze, titolare di un' impresa specializzata nella ripulitura dei canali, che aveva il magazzino a venti metri dalla roulotte di Mino il mago delle luminarie. Per oltre due mesi i carabinieri della Compagnia di Vercelli hanno ascoltato le conversazione telefoniche della coppia di adulteri, trovando conferma dei loro sospetti. «Ci mancava però un particolare fondamentale - spiega il capitano Fulvio Maraviglia - Trovare il cadavere». La settimana scorsa però gli investigatori avevano seguito Boselli sino al suo deposito e lo avevano visto murare un vecchio pozzo. Domenica avevano pedinato lui e la moglie del mago scomparso che erano tornati al pozzo, per controllare che non si vedesse nulla, e avevano capito di aver scoperto quello che cercavano. Lunedì mattina i carabinieri hanno bussato alla casa di Boselli e alla roulotte di Giovanna Rossi. Lui, che in tasca aveva uno dei tre cellulari dello scomparso, ha detto di non saper nulla ma quando lo hanno portato davanti al pozzo, e ha visto i carabinieri scavare, è crollato: «L' ho ucciso io. Aveva scoperto la nostra relazione e a marzo aveva picchiato a sangue Giovanna. Non potevo fargliela passare liscia. L' ho aspettato nel suo deposito e prima ancora che accendesse la luce gli ho sparato due colpi nella schiena». Lei, interrogata dal procuratore capo di Vercelli Giangiacomo Sandrelli, ha negato sino a ieri poi all' ennesima domanda ha ammesso: «Ho pensato che ad ucciderlo potesse essere stato Francesco. Mi ama troppo». Secondo gli investigatori però il movente del delitto, probabilmente premeditato, potrebbe essere stato un altro. Diventato una specialista di luminarie noto in tutta Italia, Angelo Guglielmo Niemen aveva quasi 400 milioni di vecchie lire nel conto corrente. In paese dicono che dopo aver scoperto la tresca della moglie voleva andarsene con la sua roulotte e i soldi. E quel denaro, secondo i carabinieri, è ciò che stava cuore alla moglie e al suo amante.

Stasera mi sono guardata "Amore criminale" che trattava dell'omicidio sopra riportato, analizzando anche le modalità di come si è potuti arrivare a tanto. In sostanza è una storia che accomuna molte persone sposate prigioniere del loro matrimonio e che, invece di affrontare i problemi, scappano, perché non sia mai che si divorzi in questo mondo di ipocriti ed opportunisti! Ed ecco che all'omicidio si arriva sempre per i soliti motivi: denaro e sentimenti.
Perché non si parla spesso di questo? Perché si pensa sempre che la cosa migliore sia stare insieme? Perché non si riesce a dare attenzione a chi ci sta chiedendo aiuto?
Ancora oggi esistono tantissime persone che magari non si uccidono, ma che non si parlano più, pur vivendo sotto lo stesso tetto, persone che si fanno storie parallele pur di non dover prendere una decisione, perché alla fine solo di questo si tratta, di essere solo dei
CAGASOTTO

STIEG LARSSON - UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

lunedì 23 agosto 2010


Mi ha molto appassionato fin dall'inizio questo giallo-thriller, mi ha commosso, mi fatto provare rabbia e anche schifo e quando un libro riesce a suscitare tante emozioni insieme vuol dire che è scritto in maniera coinvolgente ed accattivante. Sono 700 pagine, ma ne avrei volute di più, meno male che ci sono gli altri due libri della trilogia.

Ho avuto molti nemici negli anni. Una cosa ho imparato, ed è di non accettare uno scontro quando sai con certezza che perderai. Per contro non lasciare mai che qualcuno che ti ha offeso la passi liscia. aspetta il tuo momento e colpisci quando sei tu in posizione di forza - anche se non hai più la necessità di farlo.

Sarebbe molto grave per la libertà di espressione se interessi particolari avessero il potere di far tacere una voce scomoda.

BILANCI

lunedì 16 agosto 2010

Circa tre anni fa stava per cominciare la mia nuova vita, stava facendosi strada dentro di me il pensiero che quello che stavo vivendo non era quello che volevo e stavo maturando l'idea di dare una svolta a tutto quanto.
E poi c'è stata la rivoluzione.
C'è stato un processo lungo e doloroso che ho affrontato a viso aperto, con tanti dubbi, ma una sola risposta nel cuore. Avevo paura, da matti e allora ho cercato l'appoggio delle persone a me vicine, l'ho avuto ed anche per questo mi ritengo molto fortunata. Mi sono rimboccata le maniche, ho lottato, ho sofferto su molti fronti, materiali e psicologici, ho trovato dentro di me quella forza che ho sempre saputo tirare fuori, ma che non avevo mai avuto l'opportunità di sperimentare fino in fondo.
Ho avuto dei momenti di buio totale, in cui ho pensato cose a cui non credevo sarei mai arrivata, ho piegato la testa qualche volta, quando era necessario, ma fondamentalmente ho sempre potuto e saputo tenerla alta e posso farlo anche oggi, a maggior ragione. Sono stata felice anche in quei momenti bui, perché sapevo che era il prezzo da pagare per quello che volevo: essere me stessa. Ero felice anche perché sapevo che prima o poi sarebbe finita.
Ho fatto tanti sacrifici, ma è stato anche bello saper apprezzare le cose, saper dare il giusto valore e scoprire che quello che ci sembra così indispensabile alla fine non lo è affatto, ma ci vengono inculcati bisogni non necessari. Ho capito che i valori in cui credo, in cui ho sempre creduto, quelli sì sono indispensabili almeno per le persone come me, mentre ci fanno credere che non lo siano, forse perché torna comodo a qualcuno.
Oggi ho realizzato che sto raggiungendo un traguardo, qualcosa per cui ho lottato, ma sarà un nuovo punto di partenza, perché ho ancora tanti desideri ed altri nuovi nasceranno, perché voglio vivermi questa vita davvero
MERAVIGLIOSA

ROBERT HARRIS - POMPEI

giovedì 12 agosto 2010

Davvero coinvolgente, appassionante e ricostruito alla perfezione con citazioni storiche il terribile momento della catastrofe del 79 d. C.. Molto adatto come lettura estiva.

"Gli dèi ci stanno punendo!" Gli dèi capisci? Come se gliene potesse fregare qualcosa, agli dèi, di chi ci scopiamo o di come viviamo. Come se i terremoti non facessero parte della vita in Campania al pari delle sorgenti calde e della siccità estiva!

Forse Madre Natura ci punisce per la nostra avidità ed il nostro egoismo. La torturiamo in continuazione con il ferro e con il legno, con la pietra e il fuoco. La scaviamo, la scarichiamo in mare. Affondiamo nel suo corpo gli attrezzi dei minatori e le estraiamo le viscere: e per cosa poi? Solo per un gioiello che adornerà un dito prezioso. Avrà qualche ragione per tremare di rabbia ogni tanto?!

L'impulso naturale dell'uomo è quello di seguire e chi si dimostra più deciso dominerà sempre gli altri.

La meta di questo viaggio non può essere modificata, ciò che si può scegliere è il nostro modo di procedere: se cioè camminare a testa alta o lasciarsi trascinare piagnucolando nella polvere.

Gli uomini sbagliano a confondere la misurazione con la comprensione, e a porsi sempre al centro di tutto. Questa è la loro più grande presunzione. La terra diventa più calda: deve essere colpa nostra! La montagna ci distrugge: non ci siamo propiziati gli dèi! Piove troppo, piove troppo poco...E' una consolazione pensare che questi accadimenti possano essere in qualche modo in relazione con i nostri comportamenti. Ritenere cioè che se vivessimo un po' meglio, un po' più frugalmente, la nostra virtù sarebbe ricompensata. Ed eccola, invece, la natura che si scatena, imperscrutabile, inarrestabile, indifferente; e in quelle fiamme Plinio vide tutta la futilità della presunzione umana.

LITIGI

mercoledì 11 agosto 2010

A volte litigare fa bene, aiuta soprattutto a chiarire quello che non va prima che la situazioni degeneri e le questioni diventino più grandi di quello che sono.
A volte è proprio durante i litigi che emergono le verità NUDE E CRUDE, senza tanti orpelli.
Non vorrei estrapolare una frase dal suo contesto, ma mi sono sentita dire più o meno che per lui sono perfetta, sono il suo ideale di donna.
Sono rimasta stupita, non me l'aspettavo, soprattutto conoscendo il tipo che è: non troppo propenso al manifestare i propri sentimenti. E lì è finito ogni rancore, lì si è appianata la situazione e tutto ha cominciato a chiarirsi.

E poi dicono che le parole non contano...
 

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